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Tempi moderni

8 ottobre 2016

27 febbraio 2031. Oggi è un gran giorno, abbiamo iscritto nostra figlia quattordicenne alla scuola pubica per diventare un’accompagnatrice professionista. Una escort, insomma, come affettuosamente chiamano le fanciulle dell’amore applicato al business, che tanto allietano il relax di noi maschietti stressati. Come si conviene a una famiglia timorata di Dio, accorta al futuro della propria figliola, abbiamo deciso noi per lei. Le faremo intraprendere la carriera del M.A.M (il Mestiere più Antico del Mondo). Io e mia moglie abbiamo scelto lo StaFiGa, l’istituto Statale delle Figliole Gaie della celeberrima professoressa d’igiene genitale Intime Cintole, con indirizzo in prostituzione applicata per darle una strada sicura, un certo futuro. Poi, se sarà brava e vogliosa di studiare, proseguirà con l’università scegliendo la facoltà d’Arte Amatoria per diventare dottoressa in Commercio del proprio corpo. Una professione oggi ai massimi livelli della scala sociale, interamente indirizzata sulla strada del successo. Da quando, un paio di decenni fa, per l’opera missionaria dell’allora Presidente del consiglio Svelo Sobri Inculi, magnaccia di un impero mediatico senza pari dignità, integralmente messo a quel servizio della collettività, ci fu una vera e propria rivoluzione dei costumi e delle usanze del popolo di Ailati.
In breve, le donne furono messe al posto loro, cioè a letto.
Il Partito dell’Ardore, di proprietà del cavalier Sobri Inculi, alleato del celodurista Sto Sui Bomber, eroico condottiero dell’integerrimo Partito della Sega, artefice della legge del cosidetto Taglione in seguito alla quale il paese venne tagliato in due – dando a ciascuno ciò che si meritava – aveva invertito la perversa tendenza, ormai giunta all’eresia, di cercar di raggiungere la parità fra i sessi.
Un’ignominia ai giorni nostri!
Le donne d’oggi hanno due opportunità, o fare la mamma a tempo pieno, sottomettendosi però ai doveri coniugali stabiliti dal marito – la recente legge matrimoniale voluta dal Partito della Chiesa concede al marito di legiferare inappellabilmente in casa sua – o intraprendere la carriera della professionista del piacere… maschile, s’intende. Infatti, il ruolo delle donne è tornato quello originario, accudire gli uomini in famiglia come nella società. Un ruolo fondamentale per il pene del paese.
Dopo la vivisezione della nostra nazione in due macro regioni, la Operonia al sud e l’Impresonia al nord, anche le classi sociali si sono stabilizzate. È semplice: chi nasce al sud diventa operaio nelle fabbriche del nord. Automatico! Chiaro e tondo. Senza lotte sociali per difendere i diritti degli operai, come accaddero a cavallo del primo e del secondo decennio degli anni duemila. I diritti dei lavoratori, molto semplicemente, non ci sono più, sono stati aboliti per legge, ovviamente ottenuta con la fiducia. La fiducia in una società giusta! Chi nasce al sud ha una sola opportunità: emigrare al nord per lavorare nelle aziende seghiste. Non può nemmeno andare a lavorare all’estero, ai cittadini operoniani viene concessa solo la carta d’identità non valida per l’espatrio. Viceversa, quelli del nord diventano tutti padroncini. Nascono direttamente con lo status di imprenditore. Appena finiti gli studi in squole private speciali, lo stato apre agli impresoniani una bella aziendina con le tasse pagate al sud, che tanto lì, essendo tutti dipendenti, gli vengono prelevate direttamente in busta paga. Al nord le tasse non ci sono più, sono state abolite. Agli operoniani, poi, è concesso di acquistare  obbligatoriamente i servizi e i prodotti realizzati in Impresonia. Anche la grande industria non c’è più, troppa tensione sociale… tutti quegli operai gli uni vicini agli altri, che parlavano, discutevano, si organizzavano… adesso basta. Fine. Kaput. Soluzione finale! Solo micro aziende con al massimo venticinque dipendenti, soglia al di sotto della quale l’attività sindacale è proibita. Se qualche imprenditore ha l’esigenza di produrre di più, lo stato gli apre 10, 100, 1000 fabbrichette tutte dislocate a scacchiera, in capannoni attigui ma separati da alti cancelli. Dei veri e propri campi di concentramento produttivo, una peculiarità tutta ailatina, che il mondo intero ci invidia. Finalmente la classe operaia è andata a fare in gulag!
La TAIF, la Toronto Automobili Industria Fuoristrada, da adesso che se ne andata dal nostro paese. Schizzata via immediatamente dopo il grande bluff della firma del contratto nazionale del dislavoro personalizzato, con ottomila tipi di turni diversi, altrettanti orari diversi per la pausa pranzo, settantaduemila colori diversi per il certificato di malattia. Se non lo presentavi nel colore giusto non aveva valore e rischiavi il licenziamento su due piedi. Anzi, con i due piedi in avanti per esser stato obbligato a fare harakiri in fabbrica davanti a tutti i tuoi colleghi, colpevole d’aver bloccato la produzione con la tua stupida daltonia antagonista. Contratto nazionale siglato dopo la sola mossa della mano degli azionisti, nonché del presidente dell’azienda Klan Hen Jon, di mettere mano al portafogli per concretizzare gli investimenti promessi. Il sindacato dell’OIFM (Ostruzionisti Idealisti Falce e Martello) era già stato dichiarato fuorilegge, mentre quegli sciagurati dei sindacati firmatari scioperarono addirittura per cinque minuti interi, costringendo quel povero amministratore delegato Sinché Emigrarono a delocalizzare, giustamente, negli stati Uniti d’Acirema. Sé tapino, che manager coraggioso!
Intanto, nostra figlia già studia china alla pecorina sui libri di mignottologia acuta. Che dite? Supererà la sua prima interrogazione orale con il professore di storia dell’attrazione Fregola Urinaria? Niente di meno che l’attuale Presidente del consiglio in tutta la sua persona. Dopo una fulgida carriera dal Foglio del Giornale a direttore della nuova RAI (Radiotelevisione Impresoniana), da anni si prende l’onere di interrogare personalmente, nelle stanze private di palazzo Grazioli, le fanciulle appena iscritte. Le giovani escort bisogna educarle da piccole!
Archie Pinch All

La presa per il culo!

1 Maggio 2013

ImmagineA questo punto odio il PD più di Berlusconi! Per 20 anni, a noi che votavamo alla sua sinistra o per il partito più a sinistra nel centro-sinistra, ci hanno colpevolizzato sul “voto utile per sconfiggere Berlusconi”, distruggendo sistematicamente la sinistra in Italia. Era solo strategia dell’ala democristiana, ora maggioritaria nel PD, per allearsi con il PDL. Perciò non è mai stata fatta una legge sul conflitto d’interessi, una legge anticorruzione, una seria riforma della giustizia, una vera lotta all’evasione. Ormai hanno gettato la maschera! Per ora il PD tiene, ma il suo futuro è una straziante scissione, a meno che non abbia sempre mentito anche l’ala riformatrice, cosa possibile, visto lo sconsiderato voto alla fiducia dei critici di tale scellerata alleanza, che ha consegnato nelle mani di Berlusconi l’Italia intera, con tutti gli italiani ormai asserviti ai suoi voleri e al suo potere senza limiti. Ora il PD proseguirà l’agenda Monti e cambierà la legge elettorale, che sarà anti M5S e totalmente a favore di Berlusconi, chissà… magari il presidenzialismo. Oppure, alle dimissioni di Napolitano, eleggeranno nuovo Capo dello Stato proprio il cavaliere, nel frattempo nominato senatore a vita. Detto questo, odio il M5S ancora di più! Aveva la reale possibilità, puntando su un governo PD-M5S di realizzare le leggi e le riforme di cui sopra, di votare per l’ineleggibilità di Berlusconi e farlo sparire per sempre dalla scena politica. Avrebbe potuto, in tale governo, mettere all’angolo l’ala democristiana del PD, tenere sulla corda l’intero partito con la spada di Damocle di togliere la fiducia al governo, piazzare nei ministeri fondamentali i propri cittadini eletti, abolire il finanziamento ai partiti, eleggere Rodotà a Presidente dello Stato, iniziare una lunga stagione di leggi per l’ambiente, rinegoziando gli impegni europei anzi, facendo dell’Italia il paese leader per una nuova Europa giusta, non asservita alle banche, ma al servizio dei cittadini. Insomma, applicare tutti i punti del proprio programma elettorale, tenendo a bada i peggiori del PD sfruttando il loro attaccamento alla poltrona e collaborando con i migliori sfruttando il loro impegno con l’elettorato. Sarebbe stato difficile, rischioso, ma tutto ciò poteva riuscire. Avrebbero dovuto allearsi con il diavolo e trasformarlo in un angelo, stando bene attenti a non farsi fregare, a non cedere alle lusinghe del potere per il potere, riuscendo a compiere un’operazione politica di cambiamento di altissimo profilo, cosa per la quale ci saremmo tolti il cappello e applaudito, riconoscendo loro che avevano ragione. Invece, il M5S ha preferito, in nome della coerenza del “non mi alleo con chi ha contribuito allo sfacelo del paese”, di stare all’opposizione. Cosa assolutamente legittima, siamo in democrazia, poi l’avevano detto in campagna elettorale, ma chi di loro credeva in un simile successo? Chi di loro credeva che potessero esser lì ad un soffio dal poter attuare l’intero loro programma, governando l’Italia? Tirandoci fuori da questa spaventosa crisi verso una socialmente giusta crescita economica? Hanno detto no. A questo punto il loro obiettivo non mi è chiaro: pensano, alle prossime elezioni, quando il potere di Berlusconi si sarà ancora di più rafforzato e il suo partito cresciuto ancor di più, di raggiungere il 50 e 1% per governare da soli? Facciamo un po’ di matematica politica: per raggiungere tale percentuale dovrebbero prendere tutti i voti del PD, ma l’ala democristiana ora maggioritaria se ne terrà almeno dal 10 al 15%, magari alleandosi con la formazione di Monti, quindi il M5S riuscirà a erodere, se va bene un 10%. Altri voti potrebbero provenire dall’astensionismo, ma ciò è un’incognita. Sempre che l’attuale percentuale sia mantenuta tutta, se cioè tutti gli elettori del M5S riconfermeranno il voto. Inoltre, una parte della sinistra superstite confluirà nella nuova formazione prospettata da Vendola, cui aderirà l’ala riconducibile a Rivoluzione Civile di Ingroia. Il PDL avrà un balzo in avanti come già si evince dai sondaggi e si ricompatterà ulteriormente. Basterà a raggiungere la maggioranza assoluta? Ma poi, è auspicabile in democrazia che un partito prenda la maggioranza assoluta e governi da solo? Perché il M5S ora, per coerenza, non potrà mai allearsi con nessuno dei vecchi politici, anche se questi fondassero partiti con nomi nuovi. Bisognerebbe auspicare la nascita di formazioni politiche completamente nuove e vergini, alla stregua del M5S, ma il successo di tale movimento non è partito dl basso, esso è stato enfatizzato dal megafono di Grillo, personaggio famoso che ha attratto un consenso così grande. C’è all’orizzonte politico un personaggio simile? Non ne vedo, anche perché occorrerebbero anni affinché si ripeta un exploit simile. Ergo, secondo me il M5S e, ahimè, l’Italia intera ha perso un’occasione irripetibile. Unica e rara nella storia delle democrazie moderne. E quando ricapiterà più? Secondo voi dell’M5S perché Berlusconi ha fatto di tutto, fino a umiliarsi pubblicamente, obbligando tutti i suoi lacché a seppellire l’ascia di guerra e a blandire vergognosamente il PD pur di fare l’alleanza di governo con loro? Perché Berlusconi temeva come la morte che il M5S si alleasse con il PD formando l’unico governo possibile, da qui per la sua eternità, capace di decretarne la fine, per un reale e decisivo cambiamento dell’Italia. Buona realtà a tutti, poteva essere un bel sogno!


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