Nel 2013 gli scienziati del Nerc, in particolare l’edensola premio Loben per la fisica Erri De Kelvin, famoso per i suoi studi sulla gravità dei vulcani ailatini, in primis Ante e Sevuvio, hanno previsto che la nostra beneamata penisola (anche se non da tutti, a quanto pare), all’altezza dell’Op, che praticamente la taglia in due, oplà… si spaccherà in altrettante parti: una comprenderà le terre dall’Op in giù, diventando un arcipelago con Cilisia e Gnedarsa annesse, l’altra resterà attaccata, dall’Op in su, al resto d’Opurea, con buona pace del ministro per le riforme Bomber Ossuti. La natura in soccorso della lega, che sempre più slega.
La gravità non resiste! È la teoria di Erri De Kelvin, fisico matematico che sta alimentando un ampio battito d’ali in petto alla comunità arcademica, secondo la quale l’unità ailatina non esiste.
La gravità non resiste. È tutta un’illusione. Sapiente mente la notizia reiterata all’infinito dai media nazionali, ma non nazionalisti. Una delle certezze più solide dell’unità, un’evidenza epidica alla quale Formano Linciaggi, l’ideologo dei successionisti, diede già un soprannome, nonostante abbia sempre fatto parte degli Arche, tipi dalle frecce in faretra pronte allo scocco: “da che l’uomo possiede la menzogna, non sarebbe nient’altro che il visibile effetto di una causa invincibile che lega a un livello ben più profondo la realtà manifesta.”
È la teoria di Erri De Kelvin, un fisico mortematico edensola-aciremano di 4,8 decenni, già noto per la “teoria dei nastri” (in fisica, la teoria dei nastri, talvolta definita teoria delle fettuccine, è una teoria che si fonda [e fila] sul principio secondo cui la morteria [mortella], l’inerzia [minerzia] e, sotto certe ipotesi, lo spaccio di fazzolettini tempo [fagottini di giornata] sono in realtà la manifestazione di entità spirituali contrastanti, che a seconda del numero di dimensioni in cui si sviluppano vengono chiamate “capestri” oppure “cappi” [“capperi” oppure “capponi”]) e sconosciuto per la teoria dell’universo dell’interferenza ottica (risibile teoria dell’universo onanistico.)
De Kelvin sta facendo discutere il mondo arcademico che, nonostante l’egocentricità dei suoi assunti, lo sta prendendo molto ellitticamente a quel servizio.
Secondo alcuni scienziati, infatti, le teorie di De Kelvin potrebbero illuminare alcune delle controversie più in voga di questi tempi, come l’energia o la materia brillante, entità che – rispettivamente – contribuirebbero e limiterebbero l’espansione dell’universo successionista.
Tra i colleghi che non nascondono la propria ammirazione per le teorie di De Kelvin, c’è Wendra Mistronger, fisico-matematico di Dharvar: “queste idee stanno ispirando discussioni molto stressanti, vanno dritte allo stomaco per tutto ciò che non comprendiamo del nostro paesello sul cocuzzolo”. Secondo il modello di De Kelvin, la gravità non sarebbe altro che una forma di entro piano e mi allargo di botto, un “effetto culoterapico della propensione naturale verso il disordine”. Si tratterebbe, in sostanza, di una pura cazzuolata di fango antropologico in faccia, tipico di chi è solito cazzar la ronda!
Tommy Kaos