Haikuba libre
Pensavi di aver scantonato l’alba, ma ella ti rigurgita dianzi e ti intima:
vade retro!©©
di Ramira Bonilla
Vocabolofrastico: Anomfetamina, tipo di droga che si assume per via anale con una supposta drogata.
Vocabolofrastico: LSD, Lisergico Su D’Occhio.
Allucinogeno che si assume in lacrime su lenti a contatto.
Mio cugino aveva un grave problema di pronuncia: scambiava la e con la a.
Per questo motivo aveva tutta la pelle del volto rovinata.
Beh, provate voi a pulirvi il viso tutte le mattine con la latta detergente.
Mio cugino era un gran rompiscatole.
Un giorno glielo dissi proprio: e piantala!
Ebbene, nel giro di tre mesi gli crebbe in giardino
un albero di scatole rosse e succose.
Assetato di vendetta gliele ruppi tutte!
Vocabolofrastico: Conduttore, accompagnatore di medici meridionali.
Faceva alternativamente il frenatore e l’acceleratore alle Ferrovie dello Stato.
Un giorno provocò un deragliamento con decine di morti e feriti,
gli avevano cambiato turno.
Aveva dei seni così grandi che all’opera
usava direttamente la balaustra del palchetto
come reggiseno a balconcino.
Era un funzionario delle Pompe Funebri Spa.
Doveva controllare i lavoranti affinché
i clienti non avessero nulla di che lamentarsi.
Berthold da piccolo aveva subito un trauma psichico,
per risolverlo pensò di partecipare a uno psicodramma.
Decise di rivolgersi al suo psichiatra di fiducia
ma siccome era estate trovò il suo sostituto italiano:
prese parte a una psicocommedia all’italiana.
Irma faceva la cantante radiofonica,
ma aveva una voce talmente sgradevole
che la doppiavano.
Votazioni alle lezioni di sesso:
con la prova di coito orale me la cavo,
è quella di coito scritto che non capisco proprio.
Ho un uccello talmente lungo che mia moglie,
mentre facciamo l’amore,
è solita stenderci la biancheria ad asciugare.
Aveva dei seni così sodi e dei capezzoli cosi turgidi
che accecava d’invidia tutte le sue amiche.
Mi amo così tanto
che quando la mia ragazza mi bacia
sono geloso di lei.
Sono talmente colto
che quando parlo con me stesso
spesso non mi capisco.
Sono talmente fraccomodo che ho
il telecomando per il telecomando tv.
Tra la condanna a morte e il matrimonio non c’è nessuna differenza:
se t’impiccano penzoli da solo, se ti sposi in più c’è tua moglie che ti tira per i piedi.
Sono il manager di me stesso e vi dico:
ho culo da vendere!
Sono un tipo al passo coi tempi.
Leggendo che l’ibernazione allunga la vita,
ficco un paio d’ore al giorno la testa nel freezer.
Vocabolofrastico: Ciula-op, rapporto sessuale con movimento rotatorio
cercando di godere prima che caschi il cerchio.
Sono talmente timido
che quando mi guardo allo specchio
arrossisco perché c’è qualcuno che mi osserva.
Il gruppo delle Santissime Vallette Amburghesi
rubò un milione di preservativi con l’intento
di bucarli per poi rimetterli in commercio.
Erano talmente ricchi che avevano
un sestetto d’archi che suonava dal vivo
la musichetta d’attesa al telefono.
La vita nella moderna società
non è altro che riportare ogni sera a casa
la propria pellaccia sana e salva.
Se i ricchi fossero pesci martello
i poveri sarebbero pesci chiodo.
La virtù è restare vergine fini a 30 anni
e poi donare il proprio organo genitale
a qualcuno che ne ha bisogno.
Il mio dentista è anche un esperto somellier,
tira le mole con il tirabusciò.
Il comico più grande è Dio:
che risate ogni volta che un credente muore,
va in paradiso e lui non esiste.
Quell’uomo tanto alto aveva i capelli così a spazzola
che imbiancava il soffitto intingendo la testa nella pittura
e passeggiando per la stanza.
Prima di lasciarla, con la scusa di farle fare un controllo alla vista,
la condussi da un ottico per farle chiudere i condotti lacrimali.
Odio vedere una donna piangere.
Scrivere è come masturbarsi la vita.
Masturbarsi è come scrivere di sesso.
Smettere di fumare allunga la vita?
Non mi conviene. Sarà difficile in questi tempi di vita bassa
trovare dei pantaloni con l’abbottonatura alta.
In preda alla depressione più acuta,
telefonai al telefono amico e ascoltai:
risponde la segreteria telefonica del telefono amico,
per i suicidi dettare l’ultimo messaggio dopo il segnale acustico.
Io nella vita arrivo sempre secondo,
solo con le donne arrivo sempre primo.
L’invitai a casa mia con la scusa della collezione di farfalle,
appena aperta la porta volarono via tutte,
rimasi senza argomenti.
Sono un portatore sano di deficienza.
Sono un comico talmente all’avanguardia
che il pubblico non ride subito alle mie battute,
ma dopo circa tre cocktail.
Io sono un comico d’eccezione,
infatti è del tutto eccezionale che
il pubblico si diverta ai miei show.
Dio, è risaputo, si faceva tutte le cose da solo.
E venne il giorno che Dio si fece Adamo,
poi si fece Eva e si divertì molto di più.
La notte era calda e umida
come la figa della cassiera del bar sotto casa.
Mi sono fatto fare un percing al testicolo destro,
un anello in pvc trasparente. Quando mi eccito
si vedono passare gli spermatozoi che festeggiano.
Guidava una Polpottecinquanta,
auto cambogiana dell’epoca dei Kmer rossi.
Vocabolofrastico: Zoofilo, chi fa del sesso con animali in gabbia.
Vocabolofrastico: Cinefilo, chi fa del sesso con un cane al cinema.
Vocabolofrastico: Dentista, commerciante in denti d’oro a 18 cariati.
Vocabolofrastico: Calcio balilla, partita a bigliardino giocata a bordo d’auto d’epoca.
Vocabolofrastico: Spazzaneve, nello spaccio ha il ruolo di tirare tutti gli avanzi della coca dopo il taglio.
Ho acquistato un ventilatore a pile senza pale per cabriolet.
Vocabolofrastico: Striscia di Gaza, tipo di coca palestinese.
Vocabolofrastico: Tenore di vita, cantante lirico che in tempi di magra si prostituisce per tirare avanti.
Giaceva lì in terra immobile,
per accertarci che fosse morto gli avvicinammo lo specchietto alla bocca.
Lui ebbe un guizzo, si specchiò, con una mano si ravviò i capelli e spirò.
Vocabolofrastico: Prodotto interno lordo, la merda umana.
La circolare del capufficio recitava:
qualunque molestia sessuale sarà severamente punita.
Scoppiai in una crisi di riso isterico,
al punto che per un attimo tolsi la mano dal sedere della mia collega
per asciugarmi le lacrime agli occhi.
Il medico mi disse che l’unico modo per curarmi
era che smettessi per sempre di bere.
Fui d’accordo, quindi brindammo alla mia futura guarigione.
I parenti sono come
il cavallo dei pantaloni:
sempre fra le palle.
Facevo una vita d’inferno:
ero quotidianamente costretto ad alzare il volume dello stereo
per coprire il rumore dei pugni battuti contro il muro dal mio vicino.
Il portiere del mio palazzo non si limitava a
leggere di nascosto le lettere dei condomini,
ma le copiava in bella copia affinché fossero più comprensibili.
Un giorno m’illustrò una lettera d’amore della mia fidanzata
con dei disegnini erotici.
Mia madre è talmente fiera di me
che è capace di ridermi in faccia persino al telefono.
Appena nacqui, mia madre non disse nulla.
Fu quando la beccarono nel nido a scambiare i braccialetti col nome
che s’inventò una scusa dietro l’altra.
Mia madre aveva il vizio delle carte e
come tutti i giocatori si giocava tutto ciò che aveva.
Fu così che cambiai improvvisamente famiglia.
Oggi ho compiuto trent’anni.
Mia madre, alla domanda di un parente
“dicci qualcosa su tuo figlio per rallegrare la sua festa”
ha detto davanti a una trentina di sconosciuti
“mio figlio non si cambia le mutande da sette giorni.”
Mio padre, quand’ero piccolo, non mi picchiava mai.
Mandava a farlo i miei fratelli maggiori.
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